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ATTENZIONE: La biglietteria del Museo Leonardiano si è temporaneamente spostata in Via Montalbano 1, accanto all’Ufficio Turistico di Vinci.

Situs viscerum di un corpo femminile

Annaklara Galli

2016

Leonardo si accostò agli studi di anatomia per meglio raffigurare il corpo umano. Ben presto però la sua curiosità e il suo spirito di osservazione lo portarono ad investigare l’interno di quella che lui stesso definiva meravigliosa macchina del corpo.

E’ a Firenze, verso i primi anni del ‘500, che l’artista presso l’ospedale di Santa Maria Nuova dissezionò diversi corpi avanzando proprie ipotesi, procedendo per comparazione e formulando teorie che collegano la forma e la funzione dei vari organi.
La scultura in ceroplastica è stata realizzata modellando a bassorilievo, su di una lastra di plexiglass, l‘insieme degli organi interni di un corpo femminile. In particolare si distinguono l’utero, i reni, il fegato, la milza e il cuore con i suoi vasi sanguigni, organizzati in una veduta d’insieme definita dall’anatomia ufficiale situs viscerum.
Completano l’opera, due gusci esterni che rappresentano la parte anteriore e posteriore del corpo secondo la particolare tecnica del disegno per trasparenza, spesso utilizzata da Leonardo, per mezzo della quale la sagoma del corpo lascia vedere l’organizzazione interna dei visceri.

Informazioni tecniche

Tipologia di opera
Modello
Collezione
Materiale
Ceroplastica
Misure
Altezza: 67.5 cm; Larghezza: 35 cm.
Luogo di conservazione
Rapporto con l’opera originale
Leonardo da Vinci, Raccolta di Windsor, f. RL 12281
Collocazione
Museo Leonardiano, Palazzina Uzielli, secondo piano

Ultimo aggiornamento: 11 Febbraio 2025, 10:46

Leonardo disegnò un curioso apparecchio che avrebbe permesso all’uomo di librarsi in aria, sospinto dalla forza del vento. Si tratta di una sfera ottenuta dall’intersezione di tre circonferenze concentriche aventi lo stesso diametro, realizzata con canne e stoffa leggera. Al centro, una serie di anelli mobili di diversa grandezza formano una sospensione cardanica simile a quella utilizzata per le bussole nautiche.

Il progetto prevede che il pilota, posizionato all’interno della circonferenza più piccola, resti in piedi nonostante i movimenti della sfera e sia libero di ruotare in tutte le direzioni. La macchina, che Leonardo chiamò “ventola”, doveva essere collocata su di un monte in modo per poi lasciarsi trasportare dal vento seguendo la direzione delle correnti d’aria.

Informazioni tecniche

Tipologia di opera
Modello
Collezione
Materiale
Legno, tela
Misure
Altezza: 64 cm.
Luogo di conservazione
Rapporto con l’opera originale
Derivazione: Leonardo da Vinci, Codice di Madrid I, f. 64 r
Collocazione
Museo Leonardiano, Castello dei conti Guidi, pianterreno

Opere correlate

Ultimo aggiornamento: 3 Febbraio 2025, 11:22

Scappamento ad ancora per orologio

Luigi Boldetti

1963

Informazioni tecniche

Tipologia di opera
Modello
Collezione
Materiale
Legno intagliato, corda di cotone, ferro, ottone
Misure
Larghezza: 25 cm, Altezza: 35,5 cm; Profondità: 23 cm.
Luogo di conservazione
Rapporto con l’opera originale
Derivazione: Leonardo da Vinci, Codice Atlantico, f.964r
Collocazione
Museo Leonardiano, Palazzina Uzielli, primo piano

Opere correlate

Ultimo aggiornamento: 27 Gennaio 2025, 11:15

Scala d’assalto

Realizzato da
IBM Italia

1952

Leonardo progettò vari strumenti da utilizzare durante l’assedio di una città: fra questi anche una scala mobile per l’assalto delle mura.

Questa scala è fissata ad un cavalletto su cui è montata una vite senza fine azionata da una manovella. La vite mette in moto una grande ruota in parte dentata che, girando sul proprio albero, modifica l’inclinazione della scala. Una volta appoggiata alle mura la scala non può essere ribaltata dai difensori per la funzione di fermo compiuta dai denti della ruota inseriti nella filettatura della vite senza fine.

Informazioni tecniche

Tipologia di opera
Modello
Collezione
Materiale
Legno di noce intagliato, ferro battuto
Misure
Larghezza: 200 cm, Lunghezza: 26 cm; Profondità: 105 cm.
Luogo di conservazione
Rapporto con l’opera originale
Derivazione: Leonardo da Vinci, Codice Foster I, f. 46 v
Collocazione
Museo Leonardiano, Castello dei conti Guidi, pianterreno

Opere correlate

Ultimo aggiornamento: 31 Gennaio 2025, 11:39

Ruota e rocchetto con dentatura elicoidale

Fausto Colombo, Giorgio Valentini, Giovanni Sacchi

1983

In questo progetto, Leonardo utilizza una coppia di ruote con dentatura inclinata per trasmettere il moto fra assi non paralleli. Nelle note al disegno, egli afferma che i denti con profilo elicoidale hanno maggiore durata rispetto agli ordinari perché la loro superficie di contatto è maggiore. Il sistema può essere utilizzato come riduttore della velocità.

Informazioni tecniche

Tipologia di opera
Modello
Materiale
Legno di cirmolo
Misure
Larghezza: 75 cm, Lunghezza: 75 cm; Profondità: 75 cm.
Luogo di conservazione
Rapporto con l’opera originale
Derivazione: Leonardo da Vinci, Codice Atlantico, f. 1103 r
Numero d’inventario
N° scheda OA: 00000083
Collocazione
Museo Leonardiano, Palazzina Uzielli, secondo piano

Opere correlate

Ultimo aggiornamento: 11 Febbraio 2025, 12:02

Ritorcitoio a manovella

Luigi Boldetti

1969

La macchina progettata da Leonardo, era pensata per automatizzare l’operazione di ritorcitura del filo, ovvero la fase, successiva alla binatura, in cui le fibre tessili vengono ritorte per dare più resistenza al filato.

L’innovativo congegno, probabilmente ideato per le lavorazioni domestiche, doveva funzionare senza essere alimentato a mano dalla filatrice ed evitare accumuli di filo sulla bobina.
La grande ruota, azionata dalla manovella, è collegata da una cinghia all’albero su cui è fissato il rocchetto di filo binato. Questo, passando attraverso un’altra rotella, si torce e infine si avvolge sulla bobina più grande. Per una distribuzione uniforme del filato, la bobina compie anche un movimento di va e vieni dovuto ad un ingegnoso sistema di trasformazione del moto rotatorio della ruota principale in moto alternato.

Informazioni tecniche

Tipologia di opera
Modello
Materiale
Legno intagliato parzialmente tornito, ferro, filo di lana e cuoio
Misure
Larghezza: 74,5 cm, Lunghezza: 100 cm; Profondità: 55 cm.
Luogo di conservazione
Rapporto con l’opera originale
Derivazione: Leonardo da Vinci, Codice di Madrid I, f. 65 v
Numero d’inventario
N° scheda OA: 00000029
Collocazione
Museo Leonardiano, Palazzina Uzielli, primo piano

Opere correlate

Ultimo aggiornamento: 22 Gennaio 2025, 10:33

Pignone a cremagliera

Fausto Colombo, Giorgio Valentini, Giovanni Sacchi

1983

Il modello presenta un meccanismo applicabile a macchine per sollevare e abbassare carichi pesanti capace di trasformare il moto circolare in rettilineo.

 

Muovendo una manovella, la ruota dentata ingrana la cremagliera verticale permettendole di salire o scendere. Quest’ultima ha un gancio posto ad una estremità al quale viene assicurato il carico.

 

Questo dispositivo assomiglia al cric, attrezzo comunemente utilizzato per sollevare veicoli a due ruote onde permettere la sostituzione di una ruota.

 

Informazioni tecniche

Tipologia di opera
Modello
Materiale
Legno di cirmolo intagliato
Misure
Larghezza: 75 cm, Lunghezza: 75 cm; Profondità: 75 cm.
Luogo di conservazione
Rapporto con l’opera originale
Derivazione: Leonardo da Vinci, Codice Atlantico, f. 998 r
Collocazione
Museo Leonardiano, Palazzina Uzielli, secondo piano

Opere correlate

Ultimo aggiornamento: 11 Febbraio 2025, 12:04

Mitragliera a ventaglio

Realizzato da
IBM Italia

1952

Leonardo lavorò a diversi progetti di cannoni in grado di sparare contemporaneamente più proiettili, armi decisamente all’avanguardia per il suo tempo, in grado di suscitare l’interesse di eventuali committenti.

Questa mitragliera ha ben dieci bocche da fuoco di piccolo calibro, montate su di un unico affusto, ed è dotata di due ruote per essere facilmente spostata sul campo di battaglia e puntata su più obbiettivi. La disposizione delle canne a ventaglio permette inoltre di ampliare il volume di fuoco riducendo le imprecisioni di lancio.
I proiettili sono caricati attraverso il piccolo sportello posizionato al centro della mitragliera che poi, grazie ad una manovella, assume inclinazioni diverse per regolare la traiettoria del lancio.

Informazioni tecniche

Tipologia di opera
Modello
Collezione
Materiale
Legno intagliato tornito e ferro battuto
Misure
Larghezza: 50 cm, Lunghezza: 146 cm; Profondità: 81,5 cm.
Luogo di conservazione
Rapporto con l’opera originale
Derivazione: Leonardo da Vinci, Codice Atlantico, f. 157 r
Numero d’inventario
N° scheda OA: 00000009
Collocazione
Museo Leonardiano, Castello dei conti Guidi, pianterreno

Opere correlate

Ultimo aggiornamento: 30 Gennaio 2025, 10:40

Odometro

Realizzato da
IBM Italia

1952

Il modello rappresenta uno strumento per calcolare con esattezza le distanze. Leonardo, attenendosi alla descrizione fatta da Vitruvio nel De Architectura, ne illustra compiutamente e con veste grafica ben impostata gli aspetti macchinali, i quali vengono analizzati in ogni minimo dettaglio.
La macchina ha la forma di una carriola, il cui telaio è trasportato da una ruota centrale poggiante sul terreno; ogni giro del mozzo di questa ruota fa compiere uno scatto alla ruota dentata verticale, la quale a sua volta, ad ogni giro completo, aziona l’altra grande ruota centrale orizzontale che funziona da contagiri.
Lungo il perimetro interno della ruota orizzontale sono presenti dei fori, i quali vengono costantemente riempiti da sassolini oppure da piccole sfere metalliche o di legno che, ad ogni scatto della ruota, cadono nell’apposito contenitore alloggiato nella parte sottostante.
Dopo aver raccolto e contato i sassolini o le sfere, conoscendo la misura della circonferenza della ruota, sarà possibile calcolare la distanza percorsa.

Informazioni tecniche

Tipologia di opera
Modello
Materiale
Legno intagliato verniciato
Misure
Larghezza: 52 cm, Lunghezza: 105 cm; Profondità: 43 cm.
Luogo di conservazione
Rapporto con l’opera originale
Derivazione: Leonardo da Vinci, Codice Atlantico, f. 1 r
Collocazione
Museo Leonardiano, Castello dei conti Guidi, pianterreno

Opere correlate

Ultimo aggiornamento: 27 Gennaio 2025, 11:43

Nel filmato si racconta dell’esperienza di Leonardo presso il cantiere della cupola del Duomo di Firenze, di fondamentale importanza per la formazione da ingegnere del Genio di Vinci e per la storia della tecnica in generale.

Questa incredibile impresa si inserisce nel contesto della Firenze del Quattrocento che ostenta il proprio benessere economico, a cui contribuirono le cosiddette Arti ossia le corporazioni dei mestieri fiorentini, attraverso la cultura, l’arte e l’architettura.

Informazioni tecniche

Tipologia di opera
Video
Luogo di conservazione
Collocazione
Museo Leonardiano, Palazzina Uzielli, primo piano

Opere correlate

Ultimo aggiornamento: 21 Gennaio 2025, 12:09

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