Verso il 1480, l’introduzione del fuso ad aletta, adattato sulla tradizionale ruota per filare, rappresentò una innovazione nel campo della manifattura tessile, consentendo la filatura e contemporaneamente l’avvolgimento del filo sulla bobina.
Tale tecnologia è utilizzata per secoli, con pochissime variazioni, come testimonia questo filatoio del XIX secolo in cui una ruota a pedale aziona due pulegge.
Queste, di dimensioni diverse, trasmettono il movimento sia al fuso che alla bobina, ma con differenti velocità: il fuso e l’aletta torcono il filo girando più lentamente della bobina sulla quale viene ‘incannato’ il filo.
Leonardo realizzò numerosi progetti per risolvere i problemi legati all’attraversamento di corsi d’acqua e le soluzioni tecniche da lui ideate stupiscono per la loro modernità e genialità. Questo ponte ad uso militare, progettato durante il primo periodo milanese, poteva essere costruito rapidamente incastrando e intrecciando materiali facilmente reperibili come tronchi e corde. Proprio perché ideale per mettere in salvo gli eserciti in caso di fuga, Leonardo lo chiama anche ‘ponte salvifico’.
Ultimo aggiornamento: 30 Gennaio 2025, 11:21
Affascinato dalle opere di regimazione idraulica diffuse in Lombardia, a Milano Leonardo studia soluzioni per la deviazione e la rettificazione dei corsi d’acqua. Per mettere in comunicazione due corsi d’acqua posti su livelli diversi, progetta questo ponte canale con un ingegnoso sistema di conche e chiuse.
Ultimo aggiornamento: 30 Gennaio 2025, 11:18
Realizzato da
Università di Firenze, Facoltà di Ingegneria, Dipartimento di Meccanica e Tecnologie industriali, Realizzato da
Etruria Musei
2010
Leonardo, durante il suo primo soggiorno fiorentino, disegnò una sega idraulica capace di ridurre in tavole i grossi tronchi di albero. La macchina funzionava in modo automatico per alleggerire il lavoro dell’uomo e incrementare la produttività.
La macchina è dotata di dispositivo autocentrante. Molto simile ai torni moderni, il modello è in realtà una trivella orizzontale per forare i tronchi che venivano utilizzati come condotti per l’acqua. La novità sta nella possibilità di regolare, con una serie di mandrini, la posizione del tronco in modo che il centro sia in linea con la trivella.
Questo modello, ispirato ad un disegno contenuto nel codice di Madrid I, propone un sistema innovativo di spostarsi dal basso verso l’alto ed in direzione contraria. Il meccanismo viene attivato da una manovella che aziona una delle quattro ruote dentate (due motrici e due folli) poste all’interno del blocco centrale; una fune passa tra le ruote avvolgendosi a forma di 8. Una persona, con i piedi sulla staffa sorretta dai tiranti in ferro, può, girando la manovella, salire e scendere lungo la fune assieme all’intero meccanismo.
Entro un’intelaiatura in legno è applicata, tra due perni, una vite senza fine che ingrana una sezione di cremagliera di forma circolare collegata ad un’asta solidale. La vite senza fine trasmette il suo movimento alla cremagliera producendo in tal modo il moto alternato dell’asta, la quale è collegabile con altri elementi mobili.
Questo meccanismo, ricostruito sulla base di un disegno del Manoscritto B dell’Institut de France di Parigi, ricorda il funzionamento dello sterzo delle moderne automobili.
Leonardo fu sempre affascinato dalla struttura della vite, della quale studia e raffigura tutte le possibili varianti, classificandone poi le singole caratteristiche in numerose pagine dei suoi manoscritti; attraverso un’ampia trattazione grafica egli riproduce le diverse possibilità di impiego di questo elemento nelle macchine e nelle operazioni meccaniche.
Vite senza fine su cremagliera
1983
Vite senza fine su cremagliera
1983
Vite senza fine su cremagliera
1983
Vite senza fine su cremagliera
1952
Vite senza fine su cremagliera
1983
Vite senza fine su cremagliera
1952
Ultimo aggiornamento: 11 Febbraio 2025, 12:12
Il modello rappresenta uno strumento per fare, come Leonardo ci riferisce, vento e alimentare così il fuoco nei forni fusori.
Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio 2025, 10:51
Nei sui studi sulla meccanica Leonardo analizza i principi di funzionamento e i vantaggi offerti dalle pulegge nella trasmissione del movimento, e soprattutto per il sollevamento di carichi pesanti.
Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio 2025, 11:02