La meccanica di Leonardo
L’elaborazione digitale con una sequenza di disegni leonardiani presentati secondo i temi affrontati dal museo, restituisce la continua e appassionata ricerca di Leonardo sul moto e sulle cause che lo generano. Ogni singolo elemento meccanico dei progetti di Leonardo sembra prendere vita grazie all’aggiunta di elementi sonori, che traducono in suoni i singoli elementi grafici presentati.
Macchine da cantiere
I modelli di macchine da cantiere di Leonardo includono gru e argani, progettati per sollevare e spostare materiali pesanti. Questi dispositivi innovativi utilizzavano sistemi di carrucole e ingranaggi per migliorare l'efficienza nei cantieri edili.
Macchine della manifattura tessile
Leonardo progettò diversi modelli di macchine tessili, come il filatoio automatico e il telaio meccanico. Questi modelli mostrano i suoi sforzi per automatizzare e migliorare la produzione tessile, aumentando la velocità e la precisione del lavoro.
Orologi
Nel campo dell'orologeria, Leonardo realizzò modelli di orologi a pendolo e ad acqua. Questi orologi rappresentano i suoi studi sui meccanismi del tempo e l'accuratezza nella misurazione, utilizzando ingranaggi complessi e innovativi.
Anatomia delle macchine
Il sistema di scomposizione delle macchine nei singoli ingranaggi per meglio analizzarli viene definito anche con l’espressione “anatomia delle macchine” per la stretta analogia con il metodo adottato da Leonardo per lo studio del corpo umano.
Anatomia
I modelli di anatomia umana includono dettagliati studi anatomici dei muscoli, delle ossa e degli organi. Le sue dissezioni e disegni sono stati fondamentali per la comprensione del corpo umano e sono rappresentati con precisione nei modelli del museo.
Carri
Grande fu la capacità di Leonardo nel proporre soluzioni innovative anche nell’ideazione di oggetti di uso comune come i carri che alla sua epoca erano il mezzo più diffuso per trasportare le merci e le persone.
Macchine per trasformare il territorio
Rinforzare un argine per proteggere un insediamento dalle piene di un fiume, modificare il profilo di una collina per agevolare l’espansione di un centro abitato, costruire un canale per consentire scambi commerciali e l’irrigazione dei campi coltivati sono tutti interventi che mostrano la volontà da parte dell’uomo di trasformare il territorio.
Macchine da guerra
Nei suoi taccuini, accanto ai disegni di potenti armi da lancio e sistemi per superare gli ostacoli negli assedi, possiamo trovare la messa appunto di nuove procedure per la fusione delle artiglierie componibili, studi di bocche da fuoco multiple, sistemi di puntamento e contenimento del rinculo e persino il progetto innovativo di un cannone a vapore.
Ponti
Considerata l’importanza cruciale dei corsi d’acqua, vie di comunicazione in tempo di pace e ostacoli da superare in caso di guerra, Leonardo si impegnò nella progettazione di manufatti in grado di regimarli o di oltrepassarli.
Studi sul volo
"Chi ha provato il volo camminerà guardando il cielo, perché là è stato e là vuole tornare". Queste parole riassumono perfettamente la fascinazione di Leonardo verso il volo, sogno che non lo abbandonerà mai per tutta la vita.
Meccanismi e strumenti
Leonardo dedicò gran parte delle sue riflessioni alla meccanica e allo studio degli elementi costitutivi delle macchine, analizzandone i principi e i criteri di funzionamento.
Leonardo a Vinci
L’interesse di Leonardo per l’idraulica inizia con probabilità da giovanissimo, a Vinci, dove numerosi mulini sfruttavano la forza idrica dei torrenti che dal Montalbano scendono tutt’oggi verso la valle.
Ebbe nome Lionardo
Le prime vicende biografiche di Leonardo, dalla nascita a Vinci fino alla formazione nella Firenze del Rinascimento e il legame indissolubile dell’artista con la sua terra d’origine, sono narrate all’interno di un’innovativa sala immersiva.
Sala del Podestà
La Sala del Podestà rappresenta l’ambiente più prestigioso del Castello di Vinci che, passato sotto il dominio fiorentino, nel 1372 divenne residenza podestarile. In questa sala i podestà, ufficiali inviati da Firenze per amministrare la giustizia nel contado, lasciarono memoria del loro passaggio, con opere in pittura o scultura recanti il loro nome, lo stemma gentilizio e l’anno dell’incarico.