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Carro automotore (1952)

Realizzato da
IBM Italia, Giovanni Canestrini, Roberto Antonio Guatelli

1952

Realizzato nel 1952, questo carro automotore documenta una delle più antiche interpretazioni del disegno di Leonardo, in passato considerato l’antesignano dell’automobile.
Le due grandi molle a balestra che si trovano dietro al timone nella parte anteriore del carro, si caricano manualmente attraverso un dispositivo a tenaglia e, distendendosi, trasmettono l’energia immagazzinata alle ruote motrici facendo avanzare il carro. Per spiegare la trasmissione dell’energia generata dalle molle a balestra alle ruote, il modello era fornito di alcuni tiranti, del tutto assenti però nel disegno di Leonardo. Questi univano le grandi molle alle rotelle angolari a pioli direttamente collegate agli assi delle ruote motrici. ​

Informazioni tecniche

Tipologia di opera
Modello
Materiale
Legno intagliato, ferro battuto
Misure
Larghezza: 88 cm, Lunghezza: 104,5 cm; Profondità: 184 cm.
Luogo di conservazione
Rapporto con l’opera originale
Derivazione: Leonardo da Vinci, Codice Atlantico, f. 812 r
Numero d’inventario
N° scheda OA: 00000048
Collocazione
Museo Leonardiano, Palazzina Uzielli, secondo piano

Ultimo aggiornamento: 27 Gennaio 2025, 10:43

Carro armato

Realizzato da
IBM Italia

1952

Dal mondo classico Leonardo recuperò e rielaborò l’idea di un carro coperto e armato a forma di testuggine. Nel suo progetto, la macchina è dotata di un originale sistema di movimentazione e prevede l’inserimento di numerose bocche di fuoco. Girando delle manovelle, collegate tramite ingranaggi a quattro ruote motrici, otto uomini possono mettere in movimento la macchina. Al contempo i cannoni, posizionati lungo tutto il perimetro del carro, riescono a sparare in ogni direzione. Infine, la torretta con feritoie nella parte superiore della macchina consente di osservare l’area circostante per dirigere le manovre e le operazioni di sparo.

Informazioni tecniche

Tipologia di opera
Modelli
Collezione
Materiale
Legno intagliato, ferro, rame, ottone
Misure
Larghezza: 49 cm, Lunghezza: 110 cm; Profondità: 82 cm.
Luogo di conservazione
Rapporto con l’opera originale
Derivazione: Leonardo da Vinci, British Museum, inv.1860-6-16-99
Numero d’inventario
N° scheda OA: 00000011
Collocazione
Museo Leonardiano, Castello dei conti Guidi, pianterreno

Opere correlate

Ultimo aggiornamento: 30 Gennaio 2025, 10:50

Carro a rulli

Fausto Colombo

1983

Il modello interpreta un disegno di Leonardo contenuto nel Codice Atlantico e rappresenta l’albero o assale di un carro che utilizza un sistema di cuscinetti a rotolamento.
L’assale, anziché inserirsi per tutta la sua lunghezza nell’incavo di un supporto ligneo o metallico, è appoggiato, in prossimità dei mozzi delle ruote, su due coppie di rulli cilindrici (una per lato), i quali fanno da cuscinetti permettendogli di girare con maggiore velocità e con il minimo attrito.

Informazioni tecniche

Tipologia di opera
Modello
Materiale
Legno di cirmolo intagliato
Misure
Larghezza: 101 cm, Lunghezza: 143 cm; Profondità: 301 cm.
Luogo di conservazione
Deposito
Rapporto con l’opera originale
Derivazione: Leonardo da Vinci, Codice Atlantico, f.1049r
Collocazione
Museo Leonardiano, deposito

Opere correlate

Ultimo aggiornamento: 27 Novembre 2024, 07:44

Carro a manovella

Fausto Colombo

1983

Nel folio 17v del Codice Atlantico Leonardo studia un sistema di trasmissione del moto all’assale delle ruote di un carro, funzione che, negli odierni sistemi di locomozione, viene svolta dal differenziale.
Questo sistema di trasmissione del moto, utilizzato nel carro a manovella, è montato nella parte posteriore sotto un piano di legno. La ruota a pioli, azionata da una manovella, è disposta in orizzontale sopra ad un’asse a sezione quadra che converge in modo perpendicolare con l’asse delle ruote.

Informazioni tecniche

Tipologia di opera
Modello
Materiale
Legno intagliato, ferro
Misure
Larghezza: 90 cm, Lunghezza: 146 cm; Profondità: 185 cm.
Luogo di conservazione
Deposito
Rapporto con l’opera originale
Derivazione: Leonardo da Vinci, Codice Atlantico, f.17v
Collocazione
Museo Leonardiano, deposito

Opere correlate

Ultimo aggiornamento: 27 Novembre 2024, 07:35

Cambio di velocità ad ingranaggio conico e cilindrico

Realizzato da
IBM Italia

1952

In questi dispositivi un ingranaggio a lanterna mette in movimento tre ruote dentate. I loro differenti diametri fanno sì che queste ruotino a diverse velocità. Lo studio di Leonardo mette a confronto due possibilità: in un caso, l’ingranaggio a lanterna è cilindrico, le tre ruote hanno denti tutti uguali e assi di rotazione differenti per ciascuna. Nel secondo caso, la forma conica dell’ingranaggio a lanterna determina dentature differenti per ciascuna ruota, consentendo però l’impiego di un unico asse di rotazione comune. Con un principio analogo è realizzato il cambio delle odierne automobili.

Il modello con ingranaggio a lanterna conico è presentato in due esemplari, frutto di due diverse interpretazioni, la prima del 1952, la seconda del 1983.

Informazioni tecniche

Tipologia di opera
Modello
Materiale
Legno intagliato dipinto
Misure
Larghezza: 37 cm, Lunghezza: 50 cm; Profondità: 60 cm.
Luogo di conservazione
Rapporto con l’opera originale
Derivazione: Leonardo da Vinci, Codice Atlantico, f. 77 v
Collocazione
Museo Leonardiano, Palazzina Uzielli, secondo piano

Opere correlate

Ultimo aggiornamento: 12 Febbraio 2025, 12:08

Cambio a tre rapporti

Fausto Colombo

1983

Il modello è composto da tre rapporti selezionabili. Un ingranaggio a lanterna a forma di tronco di cono è impegnato su tre ruote dentate di diverso diametro. È proprio questo rocchetto a lanterna, azionato da una manovella, che trasmette il movimento alle tre ruote dentate. Queste ruote hanno diversa velocità corrispondente al tempo impiegato per compiere un’intera rotazione. Il congegno schematizzato nel modello poteva essere applicato a vari tipi di macchinari.

Informazioni tecniche

Tipologia di opera
Modello
Materiale
Legno di cirmolo intagliato
Misure
Larghezza: 75 cm, Lunghezza: 75 cm; Profondità: 75 cm.
Luogo di conservazione
Rapporto con l’opera originale
Derivazione: Leonardo da Vinci, Codice Atlantico, f.77v
Collocazione
Museo Leonardiano, Palazzina Uzielli, secondo piano

Opere correlate

Ultimo aggiornamento: 11 Febbraio 2025, 12:16

Battipalo

Realizzato da
IBM Italia

1952

II modello rappresenta una macchina per la palificazione che può trovare impiego sia nella costruzione di argini che nell’edificazione di fondamenta di edifici, nonché per la pavimentazione di conche idrauliche.
È composta da un telaio verticale con argano per il sollevamento del peso battente. Il peso è munito sulla testata di un congegno di presa costituito da due balestre mobili piegate in alto a forma di “S” che si fronteggiano e si accostano, mentre in basso sono tenute divaricate in modo che il tutto formi una “M”. Un cuneo a coda di rondine rovesciata, fissato alla corda dell’argano e sostenuto da una traversa munita di alette laterali che scorrendo fanno da guida, viene fatto velocemente discendere fino ad incastrarsi nel vuoto centrale della “M” che aprendosi lo lascia passare e poi si richiude sulle sue sporgenze laterali. Con l’azione dell’argano il peso viene sollevato in alto fino a che le due balestre della “M” non sono intercettate da due sporgenze laterali interne del telaio che le fanno restringere in basso ed aprire in alto, con la conseguente liberazione del peso e la sua caduta sulla testa del sottostante palo che viene così obbligato ad infiggersi nel terreno. La manovra, semplice e relativamente faticosa, può essere ripetuta celermente fino a conficcare il palo alla profondità voluta.

Informazioni tecniche

Tipologia di opera
Modello
Materiale
Legno intagliato dipinto, corda, ferro, rame
Misure
Larghezza: 200 cm, Lunghezza: 50 cm; Profondità: 41 cm.
Luogo di conservazione
Rapporto con l’opera originale
Derivazione: Leonardo da Vinci, Codice Atlantico, f. 784 r
Collocazione
Museo Leonardiano, Castello dei conti Guidi, pianterreno

Opere correlate

Ultimo aggiornamento: 27 Gennaio 2025, 11:36

Battiloro automatico (MD)

Alexander Neuwahl

2005

Informazioni tecniche

Tipologia di opera
Video
Luogo di conservazione
Rapporto con l’opera originale
Derivazione: Leonardo da Vinci, Codice Atlantico, f.29r
Collocazione
Museo Leonardiano, Palazzina Uzielli, primo piano

Opere correlate

Ultimo aggiornamento: 22 Gennaio 2025, 11:51

Leonardo progetta diverse soluzioni per automatizzare il processo di battitura dei metalli preziosi, ovvero il lavoro che il battiloro svolgeva manualmente nella sua bottega per ridurre l’oro e l’argento in lamine sottilissime utilizzate per produrre filati e dorare cornici e dipinti. Uno dei suoi progetti più sorprendenti è il battiloro meccanico, che funziona facendo girare la ruota motrice in grado di azionare contemporaneamente una serie di congegni e automatismi costituiti da carrucole, ruote dentate e contrappesi.

Alla base del battiloro, il metallo scorre sull’incudine ed è battuto dal maglio, azionato da un congegno collegato con la parte superiore della macchina. Nelle intenzioni di Leonardo, probabilmente, il battiloro era destinato alla produzione di filati auroserici, ottenuti avvolgendo la listarella d’oro o d’argento su di un filo di seta.

Informazioni tecniche

Tipologia di opera
Modello
Materiale
Legno, ferro, cuoio, corda, piombo e lamino d'oro
Misure
Larghezza: 123 cm, Lunghezza: 250 cm; Profondità: 140 cm.
Luogo di conservazione
Rapporto con l’opera originale
Derivazione: Leonardo da Vinci, Codice Atlantico, f. 29 r
Collocazione
Museo Leonardiano, Palazzina Uzielli, primo piano

Opere correlate

Ultimo aggiornamento: 22 Gennaio 2025, 11:13

Battello con sistema propulsivo di ruote a pale

Realizzato da
Università di Firenze, Facoltà di Ingegneria, Dipartimento di Meccanica e Tecnologie industriali, Realizzato da
Etruria Musei

2010

Riprendendo gli studi dei suoi predecessori, Leonardo sviluppò l’idea di un battello spinto da pale rotanti, dotato di meccanismi in grado di aumentare la velocità di navigazione e il carico trasportabile rispetto alle tradizionali imbarcazioni a remi o a vela.

II battello si muove mediante tre coppie di ruote a pale mosse da manovelle azionate dall’uomo. L’ingranaggio della ruota dentata e del rocchetto assicura un’ottima prestazione moltiplicando i giri delle pale.
Per rendere più uniforme la rotazione e alleggerire così il lavoro degli operatori, Leonardo introduce dei volani: grosse ruote collegate direttamente alle manovelle. Queste girando accumulano l’energia meccanica e la rilasciano nelle fasi di carenza.

Informazioni tecniche

Tipologia di opera
Modello
Collezione
Materiale
Legno
Misure
Larghezza: 101 cm, Altezza: 24 cm; Profondità: 26 cm.
Luogo di conservazione
Rapporto con l’opera originale
Derivazione: Leonardo da Vinci, Codice Atlantico, f. 1063 r
Collocazione
Museo Leonardiano, Castello dei Conti Guidi, primo piano

Opere correlate

Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio 2025, 12:01

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