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ATTENZIONE: La biglietteria del Museo Leonardiano si è temporaneamente spostata in Via Montalbano 1, accanto all’Ufficio Turistico di Vinci.

Studio osteologico dell’articolazione del piede

Paola Salvi, Realizzato da
Moreno Vezzoli

2016

All’articolazione del piede, che Leonardo studia contemporaneamente all’anatomia della spalla, è dedicata la scultura collocata in basso a destra.

In particolare, disgiunte tra loro, si vedono le ossa della gamba, la  tibia e il perone, che innestandosi sull’astragalo danno origine all‘articolazione della caviglia. Sebbene Leonardo non mostri la complicata combinazione delle sette ossa del tarso in nessun luogo le considera e le disegna separatamente.

Informazioni tecniche

Tipologia di opera
Modello
Collezione
Materiale
Ceroplastica
Luogo di conservazione
Rapporto con l’opera originale
Derivazione: Leonardo da Vinci, Raccolta di Windsor, f. RL 19013 v
Collocazione
Museo Leonardiano, Palazzina Uzielli, secondo piano

Ultimo aggiornamento: 24 Aprile 2025, 10:46

Studio dell’arto superiore e della spalla

Paola Salvi, Realizzato da
Moreno Vezzoli

2016

Leonardo intraprese lo studio della funzione articolare degli arti superiori per migliorare l’espressività e la naturalezza dei personaggi nei suoi dipinti.

Nelle intenzioni dell’artista i corpi dovevano esprimere la vita attraverso i movimenti che ai pittori dovevano essere “notissimi”. Il movimento è dato dalla mobilità dello scheletro e dalla contrazione dei muscoli. All’interno della vetrina, i modelli in ceroplastica riproducono la zona del corpo a cui Leonardo assegna grande importanza: l’arto superiore e la spalla. Quest’ ultima è l’articolazione più mobile del corpo e la prima a consentire i molteplici movimenti del braccio. I muscoli della spalla e del petto appaiono recisi e sollevati in modo da mostrarne le diverse stratificazioni.

Informazioni tecniche

Tipologia di opera
Modello
Collezione
Materiale
Ceroplastica
Luogo di conservazione
Rapporto con l’opera originale
Derivazione: Leonardo da Vinci, Raccolta di Windsor, f. RL 19000 v
Collocazione
Museo Leonardiano, Palazzina Uzielli, secondo piano

Opere correlate

Ultimo aggiornamento: 24 Aprile 2025, 11:16

Studi del cranio

Paola Salvi, Realizzato da
Moreno Vezzoli

2016

Leonardo studiò la struttura ossea del cranio disegnandolo con estrema cura e precisione. All’interno della vetrina, i modelli in cera riproducono esattamente i mirabili disegni di Leonardo in modo da farci apprezzare la morfologia cranica sia esternamente che internamente.

Nel cranio di destra due piccoli segmenti metallici, incrociandosi tra di loro, individuano esattamente il punto in cui Leonardo colloca il così detto “senso comune”, punto in cui convergono le emozioni (impressioni sensoriali) derivanti da tutti i sensi. Qui risiede l’”anima”, qui ha luogo il giudizio assistito dall’immaginazione e dalla memoria.
Il cranio di sinistra invece, tagliato a metà e disgiunto, mostra la parte frontale dove risaltano le orbite oculari e la cavità nasale. In particolare è possibile osservare la struttura del tessuto osseo della mascella e distinguere alcuni denti con le relative radici.

Informazioni tecniche

Tipologia di opera
Modello
Collezione
Materiale
Ceroplastica
Luogo di conservazione
Rapporto con l’opera originale
Derivazione: Leonardo da Vinci, Raccolta di Windsor, f. RL 19058 v
Collocazione
Museo Leonardiano, Palazzina Uzielli, secondo piano

Opere correlate

Ultimo aggiornamento: 24 Gennaio 2025, 11:31

Studi dell’arto superiore in prono-supinazione

Paola Salvi, Realizzato da
Moreno Vezzoli

2016

Leonardo studiò gli arti superiori e le loro possibilità funzionali per tutta la vita, in particolare analizzò gli strumenti che  permettono il loro movimento: ossa, muscoli e articolazioni.

All’interno della vetrina, i due modelli in cera riproducono il movimento di pronazione e di supinazione del braccio che porta a volgere il palmo della mano verso terra o verso il cielo. Nel modello anatomico posto più in alto, le due ossa che formano l’avambraccio, il radio e l‘ulnasono parallele, il braccio è infatti in supinazione. Nel secondo modello, più basso, le due ossa si incrociano diventando oblique, qui il braccio è in pronazione.
I muscoli responsabili  della rotazione della mano, bicipite e pronatore rotondo, sono dipinti con colore rosso tenue. Leonardo fu tra i primi ad analizzare i rapporti tra i componenti ossei, arrivando addirittura a  segnalare l’accorciamento del braccio nella fase di pronazione, scoperta solo recentemente confermata.

Informazioni tecniche

Tipologia di opera
Modello
Collezione
Materiale
Ceroplastica
Luogo di conservazione
Rapporto con l’opera originale
Derivazione: Leonardo da Vinci, Raccolta di Windsor, f. RL 19000 v
Collocazione
Museo Leonardiano, Palazzina Uzielli, secondo piano

Opere correlate

Ultimo aggiornamento: 24 Aprile 2025, 10:49

Situs viscerum di un corpo femminile

Annaklara Galli

2016

Leonardo si accostò agli studi di anatomia per meglio raffigurare il corpo umano. Ben presto però la sua curiosità e il suo spirito di osservazione lo portarono ad investigare l’interno di quella che lui stesso definiva meravigliosa macchina del corpo.

E’ a Firenze, verso i primi anni del ‘500, che l’artista presso l’ospedale di Santa Maria Nuova dissezionò diversi corpi avanzando proprie ipotesi, procedendo per comparazione e formulando teorie che collegano la forma e la funzione dei vari organi.
La scultura in ceroplastica è stata realizzata modellando a bassorilievo, su di una lastra di plexiglass, l‘insieme degli organi interni di un corpo femminile. In particolare si distinguono l’utero, i reni, il fegato, la milza e il cuore con i suoi vasi sanguigni, organizzati in una veduta d’insieme definita dall’anatomia ufficiale situs viscerum.
Completano l’opera, due gusci esterni che rappresentano la parte anteriore e posteriore del corpo secondo la particolare tecnica del disegno per trasparenza, spesso utilizzata da Leonardo, per mezzo della quale la sagoma del corpo lascia vedere l’organizzazione interna dei visceri.

Informazioni tecniche

Tipologia di opera
Modello
Collezione
Materiale
Ceroplastica
Misure
Altezza: 67.5 cm; Larghezza: 35 cm.
Luogo di conservazione
Rapporto con l’opera originale
Leonardo da Vinci, Raccolta di Windsor, f. RL 12281
Collocazione
Museo Leonardiano, Palazzina Uzielli, secondo piano

Opere correlate

Ultimo aggiornamento: 11 Febbraio 2025, 10:46

Arti inferiori in posizione inginocchiata

Paola Salvi, Realizzato da
Moreno Vezzoli

2016

Leonardo analizzò gli arti inferiori per la loro potenza al fine di produrre l’energia propulsiva per azionare le sue macchine. All’interno della vetrina i due modelli in cera riproducono l’arto inferiore destro in posizione inginocchiata, cioè poggiato a terra sul ginocchio e sulla punta del piede.

Proprio come nel disegno di Leonardo collocato sulla parete più lunga della sala, le due sculture mettono in evidenza due diversi livelli di dissezione: una mostra la conformazione della muscolatura superficiale, l’altra raffigura le ossa e i tiranti muscolari più profondi. Leonardo è interessato infatti ai muscoli che producono la flessione della gamba sulla coscia, del piede sulla gamba e della punta del piede sulla parte metarsale. In particolare analizza l’azione rotatoria del sartorio, muscolo dalla forma allungata e nastriforme, che unisce l’osso dell’anca all’estremità superiore della tibia.
Spesso l’artista per rappresentare i muscoli, si serve di un particolare artifizio, essi si trasformano in corde tese tra un’intersezione ossea e l’altra, spiegando così come si applicano le linee di forza nella loro contrazione.

Informazioni tecniche

Tipologia di opera
Modello
Collezione
Materiale
Ceroplastica
Luogo di conservazione
Rapporto con l’opera originale
Derivazione: Leonardo da Vinci, Raccolta di Windsor, f. RL19037 r
Collocazione
Museo Leonardiano, Palazzina Uzielli, secondo piano

Opere correlate

Ultimo aggiornamento: 24 Gennaio 2025, 11:19

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