Leonardo si accostò agli studi di anatomia per meglio raffigurare il corpo umano. Ben presto però la sua curiosità e il suo spirito di osservazione lo portarono ad investigare l’interno di quella che lui stesso definiva meravigliosa macchina del corpo.
E’ a Firenze, verso i primi anni del ‘500, che l’artista presso l’ospedale di Santa Maria Nuova dissezionò diversi corpi avanzando proprie ipotesi, procedendo per comparazione e formulando teorie che collegano la forma e la funzione dei vari organi.
La scultura in ceroplastica è stata realizzata modellando a bassorilievo, su di una lastra di plexiglass, l‘insieme degli organi interni di un corpo femminile. In particolare si distinguono l’utero, i reni, il fegato, la milza e il cuore con i suoi vasi sanguigni, organizzati in una veduta d’insieme definita dall’anatomia ufficiale situs viscerum.
Completano l’opera, due gusci esterni che rappresentano la parte anteriore e posteriore del corpo secondo la particolare tecnica del disegno per trasparenza, spesso utilizzata da Leonardo, per mezzo della quale la sagoma del corpo lascia vedere l’organizzazione interna dei visceri.
Informazioni tecniche
Tipologia di opera
Modello
Collezione
Materiale
Ceroplastica
Misure
Altezza: 67.5 cm; Larghezza: 35 cm.
Luogo di conservazione
Rapporto con l’opera originale
Leonardo da Vinci, Raccolta di Windsor, f. RL 12281
Collocazione
Museo Leonardiano, Palazzina Uzielli, secondo piano
Archivio digitale
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Ultimo aggiornamento: 11 Febbraio 2025, 10:46