Dispositivo di arresto per binatura automatica della seta
Realizzato da
Università di Firenze, Facoltà di Ingegneria, Dipartimento di Meccanica e Tecnologie industriali
2003

Nella sua ricerca di soluzioni per aumentare la produttività del settore tessile, Leonardo progettò un binatoio dotato di un geniale dispositivo in grado di arrestare immediatamente la macchina qualora uno dei fili si fosse spezzato durante il processo di binatura in cui essi vengono accoppiati per aumentarne la robustezza.
Dalle rocchelle in alto i fili passano attraverso un guidafili, scorrono sulla rondella fissata all’asta mobile al centro e, mentre il fuso gira, si distribuiscono accoppiati sulla bobina. Se uno dei fili si rompe, la rondella cade all’indietro e l’asta con l’estremità a elle su cui è montata, va ad incastrarsi fra le stecche del meccanismo a lanterna, arrestando la rotazione del fuso e impedendo l’avvolgimento di un solo filo sulla bobina. Questo concetto di casse-fil, letteralmente rompi filo, si applica oggi in molte macchine per la filatura e la tessitura.
Informazioni tecniche
Tipologia di opera
Modello
Collezione
Materiale
Legno, ferro, filo di seta
Misure
Larghezza: 35 cm, Altezza: 109 cm; Profondità: 20 cm.
Luogo di conservazione
Rapporto con l’opera originale
Derivazione: Leonardo da Vinci, Codice Atlantico, f. 103 r
Collocazione
Museo Leonardiano, Palazzina Uzielli, primo piano
Archivio digitale
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Ultimo aggiornamento: 22 Gennaio 2025, 10:22