Affascinato dalle opere di regimazione idraulica diffuse in Lombardia, a Milano Leonardo studia soluzioni per la deviazione e la rettificazione dei corsi d’acqua. Per mettere in comunicazione due corsi d’acqua posti su livelli diversi, progetta questo ponte canale con un ingegnoso sistema di conche e chiuse.
La novità è data dalle porte a doppio battente che si chiudono controcorrente sfruttando la pressione dell’acqua e dal piccolo portello che la fa defluire gradualmente. Quando l’imbarcazione giunge alla prima chiusa lo sportellino viene aperto e l’acqua scorre nella conca sottostante fino a pareggiare il livello permettendo alla barca di avanzare. A questo punto si apre lo sportellino della seconda chiusa che lascia defluire lentamente l’acqua portando l’imbarcazione a quota inferiore. Per evitare la formazione di vortici all’apertura delle porte, Leonardo modula in scalini l’altezza della conca realizzando una scala d’acqua in grado di attenuarne la forza di caduta.
Questo sistema, ideato verso il 1503 per il progetto di deviazione dell’Arno commissionato da Firenze, fu utilizzato anche nel progetto di un canale per rendere navigabile l’Adda nel tratto dei Tre Corni.
Informazioni tecniche
Tipologia di opera
Modello
Collezione
Materiale
Legno intagliato parzialmente dipinto, ferro
Misure
Larghezza: 34,5 cm, Lunghezza: 122 cm; Profondità: 91,5 cm.
Luogo di conservazione
Rapporto con l’opera originale
Derivazione: Leonardo da Vinci, Codice Atlantico, f.0388r
Collocazione
Museo Leonardiano, Castello dei conti Guidi, pianterreno
Ultimo aggiornamento: 27 Novembre 2024, 09:29