Filatoio continuo ad aletta
Realizzato da
Università di Firenze, Facoltà di Ingegneria, Dipartimento di Meccanica e Tecnologie industriali
2004

Tra le soluzioni per meccanizzare il processo della filatura, Leonardo concepì un filatoio a più fusi, capace di torcere e allo stesso tempo avvolgere il filo sulla bobina, un sistema che anticipa quello applicato in Inghilterra durante la Rivoluzione Industriale.
La macchina è dotata di una serie di meccanismi che trasformano il moto circolare in moto rettilineo alternato. Il fuso ad aletta compie un movimento di va e vieni che assicura una distribuzione automatica e uniforme del filato sulla bobina e un moto rotatorio che garantisce la torsione del filo. L’innovazione è data dal movimento di va e vieni del fuso che, evitando l’interruzione del lavoro dovuta al passaggio manuale del filo da un gancio all’altro dell’aletta, consentiva alle filatrici di avere entrambi le mani libere per svolgere altre operazioni.
Informazioni tecniche
Tipologia di opera
Modello
Collezione
Materiale
Legno, ferro e cuoio
Misure
Larghezza: 102,5 cm, Lunghezza: 213 cm; Profondità: 100 cm.
Luogo di conservazione
Rapporto con l’opera originale
Derivazione: Leonardo da Vinci, Codice Atlantico, f. 1050 r
Collocazione
Museo Leonardiano, Palazzina Uzielli, primo piano
Archivio digitale
Ultimo aggiornamento: 22 Gennaio 2025, 09:36