Leonardo per sostenere e far oscillare le campane ideò un particolare meccanismo capace di ridurre notevolmente l’attrito. La soluzione da lui proposta somiglia in modo incredibile al dispositivo antifrizione ancora oggi utilizzato per la campana, detta Mutte, della Cattedrale francese di Saint-Etienne a Metz.
Tale dispositivo, qui ricostruito in scala 1:2, è costituito da un robusto sostegno di ferro di forma triangolare, supportato, a destra e a sinistra, da due organi a settore di cerchio. Al centro un piccolo cilindro rappresenta l’asse su cui poggia la campana. Quando la campana oscilla per suonare, l’asse, invece di scorrere, rotola sui sostegni mettendoli in movimento. Come si può dunque spiegare questa sorprendente somiglianza? Probabilmente Leonardo raccolse alcune informazioni sulla campana di Metz e le utilizzò come spunto per i propri studi sull’attrito. I suoi elaborati sono la testimonianza di come il sapere tecnico allora circolasse in tutta Europa.
Informazioni tecniche
Tipologia di opera
Modello
Collezione
Materiale
Ferro
Misure
Larghezza: 54 cm, Altezza: 57 cm; Profondità: 5 cm.
Luogo di conservazione
Rapporto con l’opera originale
Derivazione: Leonardo da Vinci, Codice Atlantico, f. 1086 r
Collocazione
Museo Leonardiano, Castello dei conti Guidi, pianterreno
Archivio digitale