Leonardo da Vinci
Vinci 1452 – Amboise (Francia) 1519
La vita di Leonardo
Leonardo nasce, secondo la tradizione, nella Casa di Anchiano, nelle campagne di Vinci, figlio naturale del notaio Ser Piero di Antonio da Vinci e di una donna di nome Caterina. Nel paese natale trascorre l’infanzia e l’adolescenza.
Leonardo è a Firenze con il padre e frequenta la bottega di Andrea del Verrocchio.
E’ iscritto alla Compagnia di San Luca, la confraternita dei pittori a Firenze. Esegue le sue prime opere pittoriche, tra cui l’Annunciazione.
Il 5 agosto, giorno di Santa Maria della Neve, è datato il disegno noto come Paesaggio della Valle dell’Arno, una veduta di Montevettolini, Monsummano e del Padule di Fucecchio.
Leonardo è a Vinci tra i presenti alla stipula di un contratto per la concessione del Mulino del Comune a suo zio Francesco.
I monaci di San Donato a Scopeto commissionano a Leonardo l’Adorazione dei Magi, mai portata a compimento. Contemporaneamente lavora al San Girolamo, anch’esso incompiuto.
Leonardo si trasferisce a Milano alla corte di Ludovico il Moro dove lavora come ingegnere, scenografo, pittore e scultore. In questi anni realizza i ritratti oggi noti come il Musico, la Dama con l’ermellino e la Belle Ferronière.
I monaci della Confraternita della Concezione commissionano a Leonardo e ai fratelli De’ Predis una tavola per la chiesa di San Francesco Grande a Milano. Si tratta della Vergine delle Rocce della quale si conoscono due diverse versioni.
Frequenta l’artista e ingegnere senese Francesco di Giorgio e il matematico Luca Pacioli originario di Sansepolcro.
Per volere di Ludovico il Moro dipinge il Cenacolo nel refettorio di Santa Maria delle Grazie a Milano e si dedica al monumento equestre per Francesco Sforza, mai portato a termine.
Leonardo lascia Milano invasa dalle truppe francesi.
Brevi soggiorni a Mantova, dove esegue il disegno preparatorio per il ritratto di Isabella d’Este, e poi a Venezia.
Leonardo lavora come architetto e ingegnere al servizio di Cesare Borgia in Romagna.
Leonardo torna a Firenze dove è incaricato di dipingere una scena della Battaglia di Anghiari, nella Sala del Maggior Consiglio in Palazzo Vecchio. L’opera, mai portata a compimento, fu presto perduta.
Lavora ad una Sant’Anna e inizia a dipingere il ritratto di Monna Lisa (La Gioconda). Il 9 luglio muore suo padre Ser Piero da Vinci.
Leonardo è di nuovo a Milano, al servizio del governatore Charles d’Amboise per cui progetta una grandiosa dimora.
A settembre lascia Milano con gli allievi e si trasferisce a Roma sotto la protezione di Giuliano de’ Medici, fratello del nuovo Papa Leone X.
Accetta l’invito del re di Francia, Francesco I e lascia Roma per trasferirsi ad Amboise
Leonardo alloggia al Castello di Clos Lucé e ricopre la carica di “première peintre, architecte et maccanicien du roi”.
Il 23 aprile Leonardo redige il suo testamento nominando come esecutore testamentario l’allievo Francesco Melzi a cui lascia anche tutti i disegni, i manoscritti e le “opere del pittore”. Il 2 maggio, Leonardo muore nella sua dimora del Clos Lucé.