Macchine da guerra
Nel 1482 Leonardo lascia Firenze per Milano. È alla corte di Ludovico il Moro che egli manifesta vivido interesse per le tecniche e gli strumenti di guerra, concentrandosi nella ricerca di soluzioni che potenzino la precisione del tiro, la potenza del fuoco nonché la rapidità del caricamento delle armi da fuoco.
Nei suoi taccuini, accanto ai disegni di potenti armi da lancio e sistemi per superare gli ostacoli negli assedi, possiamo trovare la messa appunto di nuove procedure per la fusione delle artiglierie componibili, studi di bocche da fuoco multiple, sistemi di puntamento e contenimento del rinculo e persino il progetto innovativo di un cannone a vapore.
La sezione delle macchine da guerra presentando le invenzioni leonardiane in campo militare, rende testimonianza dell’avvenuto mutamento, alla fine del XV secolo, delle tecniche di guerra rispetto alla tradizione militare di stampo ancora medievale in parallelo anche all’evolversi dei sistemi di fortificazione.
I modelli della collezione
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