Anatomia delle macchine
L’indagine che Leonardo compì sugli elementi macchinali ne rivela la straordinaria competenza meccanica e ingegneristica. La sua attenzione si rivolse a meccanismi e ingranaggi come la vite senza fine, la ruota dentata, il rocchetto, la puleggia, le molle che, assemblati in vario modo, potevano dare luogo ad una serie pressoché infinita di macchine più o meno complesse.
Il sistema di scomposizione delle macchine nei singoli ingranaggi per meglio analizzarli viene definito anche con l’espressione “anatomia delle macchine” per la stretta analogia con il metodo adottato da Leonardo per lo studio del corpo umano. Agli elementi macchinali Leonardo aveva intenzione di dedicare un vero e proprio trattato, come emerge dal Codice di Madrid I, per mettere in evidenza in maniera analitica le caratteristiche, le diverse possibilità di impiego e le potenzialità di resa dei singoli meccanismi.
Nella sezione ricostruzioni digitali affiancano i modelli lignei esposti in un confronto tra reale e virtuale, che consente di immaginare e capire a pieno il funzionamento delle macchine. Un’applicazione immersiva con visore Oculus di realtà virtuale permette di andare oltre l’esperienza di visita reale per toccare “con mano”, mettere in funzione e addirittura smontare quattro ingranaggi disegnati da Leonardo.
I modelli della collezione
12 opere appartengono a questa categoria
Vite senza fine su cremagliera
Fausto Colombo
1983
Trasmissione del moto ad un assale
IBM Italia
1952
Ruota e rocchetto con dentatura elicoidale
Fausto Colombo
1983
Pignone a cremagliera
Fausto Colombo
1983
Martinetto
IBM Italia
1952
Elevatore a vite senza fine
IBM Italia
1952
Elemento a catena
Fausto Colombo
Carro automotore
Giovanni Canestrini
1952
Carro a rulli
Fausto Colombo
1983
Carro a manovella
Fausto Colombo
1983