I Luoghi di Leonardo
Per conoscere i luoghi leonardiani dell’intera Toscana potete consultare anche il portale La Toscana di Leonardo realizzato in collaborazione con il Museo Galileo di Firenze.
Il sito, prodotto in occasione del cinquecentenario della morte del Genio, ha come obbiettivo quello di favorire la conoscenza dell’intenso legame di Leonardo con i luoghi di nascita e di prima formazione con un focus speciale sul nostro territorio.
I luoghi della nascita e dell’infanzia
Leonardo nacque a Vinci, il 15 aprile 1452 figlio illegittimo del notaio Ser Piero da Vinci e di una ragazza di nome Caterina. Fu il nonno paterno, Antonio da Vinci, ad annotare il ricordo della nascita e del battesimo, dopo quelle dei suoi stessi figli, sull’ultima pagina del registro notarile di suo padre. La Casa dove, secondo la tradizione, nacque Leonardo, si trova ad Anchiano ed è parte del percorso museale leonardiano.
I battesimo di Leonardo avvenne invece nella Chiesa di Santa Croce a Vinci, alla presenza di ben 10 tra padrini e madrine. In questa chiesa, si conserva ancora il fonte quattrocentesco al quale si ritiene sia stato battezzato lo stesso Leonardo.
Dal Catasto del 1458 apprendiamo che Leonardo trascorse l’infanzia a Vinci con la famiglia paterna che possedeva una casa con orto nei pressi del Castello dei Conti Guidi. La dimora è oggi riconoscibile in uno dei primi edifici che si trovano sul lato sinistro di Via Roma scendendo verso la parte bassa del borgo.
Dopo la nascita di Leonardo, Ser Piero si sposò con Albiera Amadori, prima delle sue quattro mogli, mentre Caterina si sposò con un fornaciaio detto Accattabriga e si trasferì nella località di San Pantaleo a pochi chilometri da Vinci.
La natura Maestra di Maestri
Nel Quattrocento, a Vinci erano attivi oltre una ventina di mulini idraulici e una pescaia ancora in parte conservata, raggiungibile con una breve deviazione dal sentiero Strada Verde che collega il borgo ad Anchiano e che fu forse percorso più volte dal giovane Leonardo.
Lungo il sentiero dei mulini non lontano da Anchiano non è difficile immaginare come la curiosità di Leonardo per il moto dell’acqua e, più in generale, per l’osservazione della natura, abbia avuto origine proprio durante gli anni dell’infanzia a Vinci. La passione per la natura lo portò ormai adulto ad approfondire anche studio della geologia e dei fossili che scrive di aver visto in gran quantità in località Colligonzi.
Ritorno alle origini
La suggestione dei luoghi dell’infanzia è evidente osservando il primo disegno conosciuto di Leonardo, il Paesaggio 8P, che ricorda alcune vedute di queste terre e che l’artista data 5 agosto 1473, Festa della Madonna della Neve. La festività religiosa nel Quattrocento era molto sentita e celebrata nel piccolo borgo di Montevettolini, dove tuttora esiste un piccolo oratorio dedicato alla Madonna della Neve.
Di certo Leonardo era a Vinci, nel Castello dei Conti Guidi, il 3 maggio 1478 alla stipula di un contratto che lo vedeva possibile erede del padre Ser Piero e dello zio Francesco.
L’affitto a livello riguardava il mulino del comune, ubicato nei locali sottostanti l’attuale ufficio turistico, che i fratelli da Vinci si impegnavano a ristrutturare.
Ai primi del ‘500, in un memorandum scritto in preparazione di un viaggio, Leonardo appunta di voler lasciare una coperta a Vinci dove, forse, aveva un luogo dove stare. E dove forse avrebbe voluto tornare, come sembra testimoniare il grande progetto databile 1505-1507 per un bacino di raccolta delle acque da realizzare alle porte di Vinci In località Serravalle, mediante la costruzione di una diga al limite delle possibilità dell’epoca. Allo stesso periodo si data anche il foglio dove è raffigurato un ritrecine (ruota idraulica) e uno schizzo in pianta del Mulino della doccia di Vinci.
In quegli stessi anni infatti erano morti il padre Ser Piero e lo zio Francesco e, quest’ultimo aveva lasciato proprio a Leonardo i suoi possedimenti a Vinci. Eredità per la quale Leonardo intraprese una vera e propria battaglia legale con i fratellastri.