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Si avvisano i visitatori che la biglietteria del Museo Leonardiano si è momentaneamente spostata in Via Montalbano 1, accanto all’Ufficio Turistico di Vinci.

La Casa Natale di Leonardo
ad Anchiano

Suddiviso tra la Casa Natale vera e propria, articolata in tre diversi ambienti, e l’attigua casa colonica, il percorso espositivo invita a scoprire i luoghi e gli scenari che per primi ispirarono l’opera di Leonardo.

 

Durata della visita: 1 ora

La storia

L’antico complesso, di cui è attestata l’esistenza già nel 1427, fu proprietà della famiglia da Vinci per oltre 150 anni. La tradizione della Casa di Anchiano quale luogo di nascita di Leonardo è radicata nei secoli e si afferma definitivamente nel corso dell’800, tanto che, già nel 1845 lo storico e geografo Emanuele Repetti, a cui si deve la pubblicazione del Dizionario geografico, fisico e storico della Toscana, scriveva:

 

“Nel desiderio di visitare l’abitazione dov’è fama che nascesse quel grand’uomo, mi sono recato a Vinci e segnatamente nella tenuta Masetti del Ferrale una di quelle case coloniche, nel podere di Anchiano, egli venisse alla luce, comecchè Leonardo essendo nato illegittimo da una donna di servizio, lascia in dubbio, se in quella casa abitasse allora la madre, o la famiglia del padre di Leonardo, nel tempo cioè in cui viveva la sua prima moglie”

 

Pochi anni dopo, nel 1872 lo storico Gustavo Uzielli e il pittore Telemaco Signorini, furono a Vinci alla ricerca di memorie leonardiane. La pubblicazione 1872. Gita a Vinci è un vero e proprio diario che raccoglie non solo i frutti delle loro indagini, ma anche testimonianze e gustosi racconti, come quello che ricorda la permanenza di Giuseppe Garibaldi a Vinci nel 1867.

 

“Ecco ciò che Garibaldi faceva: alle quattro del mattino si alzava, prendeva una doccia fredda e per via Botanica faceva una gita ad Anchiano alla casa di Leonardo per cercare di acquistare diceva egli: qualche cosa del genio di quel grand’uomo[…] “

 

Alcuni decenni dopo, nel 1939, Emil Möller pubblicò i risultati delle sue ricerche effettuate presso l’Archivio di Stato di Firenze, tra cui il sensazionale ritrovamento dell’annotazione della nascita di Leonardo redatta dal nonno Antonio da Vinci sull’ultima pagina del registro notarile di suo padre. Il documento chiariva una volta per tutte la data e il luogo di nascita di Leonardo, che venne alla luce certamente a Vinci, come testimoniato dal nome del prete che lo battezzò e dei testimoni al battesimo. Si riaccendeva però la questione della casa natale: Leonardo era nato nella casa rurale di Anchiano o nella casa che i da Vinci possedevano nei pressi del Castello dei Guidi? L’accesa disputa tra Möller e Renzo Cianchi, bibliotecario della Leonardiana e infaticabile ricercatore, si protrasse per anni. Fino al 1950 gli allora proprietari della tenuta del Ferrale, i conti Rasini da Castelcampo, decisero di donare la Casa di Anchiano al Comune di Vinci, al fine di realizzarvi un museo dedicato a Leonardo. Seguirono importanti restauri curati dall’architetto Giulio Ulisse Arata sotto la supervisione della Soprintendenza ai Monumenti.

 

Solennemente inaugurata in occasione del V centenario della nascita di Leonardo, il 15 aprile 1952, alla presenza dell’allora Presidente della Repubblica Luigi Einaudi e del Primo Ministro Alcide De Gasperi, la Casa di Anchiano diveniva così il luogo della memoria per eccellenza del legame fra Vinci e Leonardo.

Il percorso espositivo

Nella Casa Natale, la narrazione audio-visiva Leonardo a Vinci: un genio si racconta si avvale della moderna tecnologia tridimensionale per far rivivere Leonardo e il suo universo più intimo e personale, fino ad oggi rimasto nell’ombra. Rivive soprattutto il rapporto fra Leonardo e il territorio vinciano e del Montalbano attraverso i numerosi disegni che testimoniano inequivocabilmente la sua assidua frequentazione di quei luoghi. Un ologramma a grandezza naturale, intrecciando video, teatro e documentario, dà voce ad un Leonardo vecchio e stanco che dalla sua ultima dimora di Amboise volge lo sguardo al passato per narrare le frequentazioni, gli studi, le vicende che lo legarono a queste terre.

L’applicazione multimediale interattiva Leonardo Touch presenta invece l’opera pittorica e grafica del Vinciano, secondo vari percorsi tematici di ricerca e consente di interagire con i disegni e i dipinti per scoprirne ogni dettaglio.

Nel percorso espositivo anche la sezione L’ultimo viaggio di Leonardo, dove un plastico donato al museo dall’Ambasciata d’Italia a Parigi riproduce l’itinerario percorso da Leonardo nel 1516 durante il viaggio che lo condusse da Roma alla sua ultima dimora, il castello di Clos Lucé ad Amboise.

Uno speciale video dedicato alla Battaglia di Anghiari, racconta la storia della più celebre opera incompiuta di Leonardo che avrebbe dovuto decorare una parete della Sala Grande di Palazzo Vecchio, oggi conosciuta come Salone dei Cinquecento. Immagini e ricostruzioni digitali 3D mostrano l’assetto che la sala presentava all’epoca di Leonardo e le sue successive trasformazioni con particolare attenzione alla “memoria” di quel frammento di “affresco” che Leonardo  iniziò a dipingere ma che dovette presto interrompere per un difetto della tecnica pittorica sperimentale da lui stesso usata. Grande attenzione viene riservata inoltre alle numerose copie che ne fecero gli artisti a lui contemporanei opere che grazie al video riprendono la straordinaria potenza espressiva con cui Leonardo concepì la rappresentazione di una battaglia.

La Strada Verde

La campagna che circonda Vinci e la Casa natale di Anchiano fu indubbiamente la prima grande fonte di ispirazione per il giovane Leonardo. Le pendici boscose del Montalbano che, oggi come allora, scendendo di quota lasciano mano a mano il posto agli oliveti prima e ai vigneti poi, sono gli elementi inconfondibili del paesaggio che ha fatto da sfondo all’infanzia del Genio. Addentrarsi in questa natura significa fare un viaggio a ritroso nel tempo ed immedesimarsi nei panni del giovane artista alle prese con le sue prime osservazioni empiriche sulla natura e sugli elementi e ripercorrerne le tracce.

 

Il percorso che non può che iniziare dalla cosiddetta “Strada Verde” ( itinerario n. 14 ) il sentiero pedonale di circa 2 km che collega il borgo di Vinci alla Casa Natale di Leonardo. L’itinerario campestre si addentra nel tipico paesaggio culturale toscano caratterizzato da terrazzamenti e campi coltivati a vigne e olivo e ricalca il tracciato di quella che nell’Ottocento era nota come Via Botanica. La stessa che, partendo dalla Fattoria del Ferrale, era solito percorrere Giuseppe Garibaldi durante la sua permanenza presso il Conte Masetti nel 1867. Come riporta lo storico Gustavo Uzielli infatti, l’Eroe dei due mondi  «alle 4 del mattino si alzava, prendeva una doccia fredda e per via Botanica faceva una gita a Anchiano alla casa di Leonardo per cercare di acquistare, diceva egli, qualche cosa del genio di quel grand’uomo».

 

Tuttora la Strada Verde rappresenta un itinerario escursionistico di grande suggestione per raggiungere la Casa Natale di Leonardo e per godere di scorci straordinari di Vinci e della campagna circostante ed è percorso ogni anno da migliaia di visitatori alla ricerca dell’origine del Genio. Lungo il sentiero, a metà strada tra Vinci e Anchiano, si trova inoltre la deviazione che conduce fino alla pescaia quattrocentesca, per secoli utilizzata per regolare l’afflusso di acqua verso il canale che alimentava il Mulino della Doccia alle porte di Vinci. Lo stesso Mulino che Leonardo raffigura in pianta in un disegno dei primi del ‘500 (Codice Atlantico, f. 765r, Milano, Biblioteca Ambrosiana)

 

 

Informazioni pratiche

Lunghezza complessiva: 1800 mt

Tipo di percorso: pedonale, ciclistico

Fondo stradale: sterrato con alcuni tratti di strada asfaltata

Grado di difficoltà: facile, con medie pendenze

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