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Si avvisano i visitatori che la biglietteria del Museo Leonardiano si è momentaneamente spostata in Via Montalbano 1, accanto all’Ufficio Turistico di Vinci.

COMUNE DI VINCI
Città Metropolitana di Firenze

 

Statuto del Museo Leonardiano

Vinci
approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 57 del 30/09/2019 in vigore dal 30/09/2019

 

 

 

Art. 1

Denominazione e sede del museo

Il Museo Leonardiano [d’ora in poi denominato “museo”] ha sede in Vinci presso la Palazzina Uzielli (piazza de’ Guidi) e il Castello dei Conti Guidi (via della Torre 2). La biglietteria e il bookshop del Museo Leonardiano hanno sede in Piazza Leonardo da Vinci, 26.

 

Art. 2

Natura di organismo permanente e senza scopo di lucro

Il museo è un istituto permanente di proprietà del Comune di Vinci, senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo, aperto al pubblico.

 

Art. 3

Finalità e missione

Il museo:
1. documenta l’esperienza di Leonardo da Vinci come ingegnere, architetto, scienziato, e pittore, nel contesto della cultura del Rinascimento, tramite l’acquisizione di reperti e documenti, ove possibile, e comunque tramite lo studio dei disegni del lascito tecnico rinascimentale, la ricostruzione e presentazione di modelli ed esperimenti tratti da quei disegni, riletti e reinterpretati sulla base di ricerche storiche e verifiche tecniche sviluppate ed aggiornate in maniera permanente, e presentate secondo una pluralità di modalità comunicative, sia a carattere divulgativo che specialistico;
2. presenta e documenta, ove possibile, l’opera di Leonardo da Vinci nelle sue dimensioni originali e complessive, nel suo contesto storico, nonché la sua eredità, tramite mostre, convegni, attività di studio e ricerca, didattica e divulgazione, inerenti a:
– la biografia e l‟opera di Leonardo da Vinci;
– il contesto storico e l’ambiente di formazione e primo sviluppo della personalità intellettuale del Vinciano, e specificatamente il Quattrocento ed il suo rapporto con l’eredità antica e medievale;
– il Rinascimento nel suo insieme e la prima Modernità come segmenti storici privilegiati per la contestualizzazione della sua opera e lo studio della sua prima ricezione;
– la ricezione dell‟opera di Leonardo nella cultura moderna e contemporanea;
– la nascita e la storia del museo stesso e della sua collezione;
3. opera per la tutela e la corretta valorizzazione del patrimonio connesso alla personalità, all‟opera ed all’eredità di Leonardo da Vinci, anche attraverso accordi con soggetti terzi pubblici e privati, e ricerca di finanziamenti con l’utilizzo di strumenti quali ad esempio l‟Art-Bonus o la sponsorizzazione.
Il museo opera di concerto e in stretta integrazione con la Biblioteca Leonardiana, il Centro di studi e documentazione su Leonardo da Vinci, anch’esso istituto di proprietà comunale.

 

Art. 4

Possesso e disponibilità del patrimonio museale e/o delle collezioni

Il museo comprende:
a) la Palazzina Uzielli, il complesso architettonico del Castello dei Conti Guidi, la biglietteria e relativo bookshop, e le collezioni di modelli e reperti ivi conservate;
b) la Casa natale di Leonardo da Vinci ad Anchiano con i suoi allestimenti;
c) ogni altro bene artistico e documentario, locale e pertinenza destinato con apposito atto al museo.
Il catalogo della collezione è conservato, in formato digitale ed in copia cartacea, presso gli uffici del museo.

Il patrimonio del museo è altresì costituito da:
a) il complesso di opere architettoniche scultoree e grafiche Una piazza per Leonardo di Mimmo Paladino, ed ogni altra opera d’arte connessa al percorso di realizzazione della piazza;
b) L’Uomo Vitruviano, scultura di Mario Ceroli installata in Piazza Guido Masi;
c) The Horse, scultura di Nina Akamu installata in Piazza della Libertà;
d) Genio e Poesia, scultura di Giuliano Grittini installata lungo viale Togliatti, Sovigliana-Vinci;
e) dai beni della collezione museale in deposito;
f) dalla collezione museale “Leonardo e la Pittura”;
g) dalla documentazione iconografica o cartacea afferente alle collezioni depositata nella Biblioteca Leonardiana;
h) dalle apparecchiature, dalle suppellettili, da tutti gli altri beni mobili e immobili presenti nelle sale didattiche ed espositive, o che a qualsiasi titolo transitino in proprietà;
i) in generale dai beni mobili e immobili depositati, lasciati o concessi a qualsiasi titolo;
I beni sopra elencati sono soggetti alle tutele di legge.
Le collezioni fanno parte del patrimonio indisponibile del comune di Vinci e dispongono di adeguata copertura assicurativa.
I beni del museo sono soggetti ai regolamenti in essere nel comune e gestiti in osservanza delle norme dell’ordinamento generale degli enti locali.
Per lo svolgimento delle proprie attività il museo può utilizzare le collezioni, le opere e i materiali messi a disposizione, mediante apposite convenzioni e prestiti, dallo Stato, nonché da altri enti e privati.
Il Comune è responsabile dei beni e delle collezioni concessi in uso e in caso di chiusura o soppressione del museo, provvederà alla restituzione dei beni e collezioni concessi a questo esclusivo scopo da parte di altri enti o privati.

 

Art. 5
Proprietà o disponibilità della sede

Le sedi e le altre pertinenze del museo, la collezione, come descritte al precedente art. 4 fanno parte del patrimonio indisponibile del Comune di Vinci e sono altresì soggette – relativamente al castello dei Conti Guidi, alla casa natale di Anchiano ed alla piazza di Mimmo Paladino – alle tutele derivanti dalla legislazione sui beni culturali.
Tali beni sono destinati esclusivamente a sede delle collezioni e attività museali.
Il museo, nello specifico la sede del castello dei Conti Guidi, dispone di uno spazio appositamente climatizzato per l’esposizione di opere di particolare fragilità.
Il museo dispone di spazi da destinare anche ad esposizioni temporanee, attività laboratoriali e didattiche, nonché di spazi esterni che possono essere utilizzati per convegni, conferenze o altre iniziative culturali di interesse pubblico.
Gli spazi museali e le relative pertinenze, con l’unica eccezione per la Torre del Castello dei Conti Guidi, sono stati adeguati per il superamento delle barriere architettoniche e consentono l’accesso alle persone con disabilità.

 

Art. 6
Funzioni e compiti

Il museo è l’organo attraverso il quale il Comune opera per la tutela e valorizzazione dei beni culturali di cui all‟art. 4, secondo le finalità e la missione di cui all‟art. 3 ed i principi generali stabiliti nel presente statuto, nonché dei beni culturali diffusi sul territorio suscettibili di offrire elementi utili al perseguimento delle suddette finalità e missione.
Il museo è altresì l’organo attraverso il quale il Comune assolve ai propri obblighi e competenze nella tutela e valorizzazione dei beni culturali insistenti sul territorio e di proprietà comunale – esclusi quelli di carattere bibliografico ed archivistico – secondo le disposizioni della legislazione vigente;
Il museo collabora inoltre all’azione di tutela e valorizzazione dei beni culturali di competenza di altre istituzioni, svolgendo se necessario, e mediante stipula di appositi atti, azioni sussidiarie.
La nozione di bene culturale è definita dall’art. 2 comma 2 del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n° 32, “Codice dei beni culturali e del paesaggio”.

 

Art. 7
Forme di governo e di gestione

Il museo è gestito in economia dal Comune di Vinci, secondo le modalità e le procedure amministrative e contabili previste dall’ordinamento degli enti locali.
Gli organi del comune approvano obiettivi e programmi generali annuali e pluriennali del museo nell’ambito dei bilanci annuali e triennali e comunque ogni altro atto derivante dalle competenze ad essi affidate secondo l’ordinamento degli enti locali.
Al Direttore del museo, sulla base delle attribuzioni previste nel regolamento organico del personale, spetta:
 l’elaborazione e la proposta dei programmi annuale e pluriennale di attività agli organi del comune ai fini della messa a punto del PEG annuale;
 l’attuazione dei programmi e del relativo PEG approvati dagli organi del Comune e a lui assegnati con il budget conseguente;
 la responsabilità gestionale generale del museo, ai fini della quale dispone l’organizzazione ed il miglior utilizzo del personale assegnato;
 il controllo del regolare funzionamento dei servizi e delle funzioni del Museo;
 la rappresentanza esterna del museo e la cura delle sue attività scientifiche.

 

Art. 8
Assetto finanziario e ordinamento contabile

Risorse e programmi del museo vengono definiti secondo le modalità e le procedure fissate dall’ordinamento degli enti locali, e specificati entro il bilancio di previsione del comune proprietario.
Le entrate del museo sono comunque costituite:
 dalle assegnazioni disposte negli appositi capitoli di bilancio del comune proprietario;
 da donazioni, lasciti e legati;
 dai contributi di enti pubblici e di enti e soggetti privati, nonché da sponsorizzazioni.
Il controllo sulla gestione finanziaria è effettuato secondo le procedure e i criteri relativi all’ordinamento degli enti locali.

 

Art. 9

Personale

La gestione del museo è affidata alla figura del „Direttore del Museo Leonardiano e Biblioteca Leonardiana‟, che nell’organico del Comune di Vinci riveste anche il ruolo di responsabile dei servizi culturali e turistici.
Il Direttore ha la responsabilità tecnico-scientifica, amministrativa e contabile del museo di fronte agli organi del comune.
La figura del Direttore fa parte dell’organico del comune, ha le attribuzioni ed è ricoperta con le modalità previste dal regolamento organico del personale e comunque in osservanza dell’ordinamento degli enti locali. I requisiti richiesti per la figura di direttore devono essere adeguati a garantire il complesso di competenze gestionali e scientifiche richieste alla funzione di direzione.
Il Direttore, dato il carattere poliedrico ed eterogeneo dei beni culturali afferenti all’eredità leonardiana, può avvalersi di consulenze scientifiche e comitati scientifici tematici per l’elaborazione di linee programmatiche attinenti a specifiche aree disciplinari.
L’organico direttivo del museo comprende almeno anche un (1) „istruttore direttivo‟, con funzioni anche di conservatore, con competenze specialistiche in museologia e storia delle arti rinascimentali, integrato nell’organico e nelle attività dei servizi culturali del comune.
Il direttore inoltre si avvale, per gli aspetti contabili ed amministrativi, per le attività di ricerca e documentazione, per le attività promozionali, di informazione ed accoglienza turistica, del personale a ciò preposto nell’ambito dei servizi culturali e turistici di cui è responsabile (quali, in particolare, la Biblioteca Leonardiana e l’Ufficio Turistico).

Il museo potrà avvalersi sia di personale interno appositamente assegnato dal comune, sia di affidamenti e prestazioni esterne, per quanto è relativo a:
– custodia, biglietteria, accoglienza, sorveglianza, pulizie;
– manutenzione collezioni ed allestimenti;
– progettazione e gestione di servizi educativi;
– servizio prestiti per mostre ed altri eventi.
La responsabilità relativa allo stato e manutenzioni degli immobili è affidata ai servizi tecnici del comune proprietario.
La responsabilità relativa alla sicurezza spetta al direttore, il quale allo scopo si avvarrà dei servizi tecnici del comune proprietario o, in assenza, di apposite competenze e prestazioni esterne.
Il museo promuove e sostiene la formazione continua del personale, anche in materia di sicurezza, e favorisce la partecipazione alle sue attività del volontariato comunque organizzato.
Il direttore, nell’ambito delle sue funzioni come responsabile dei servizi culturali e turistici del comune, dispone del miglior utilizzo del personale affidato.

 

Art. 10
Principi generali, criteri e modalità di gestione e cura del patrimonio museale e/o delle collezioni

Il museo nella gestione delle collezioni museali persegue obiettivi di qualità in merito ai seguenti ambiti operativi:
1. Conservazione e restauro.
2. Incremento e inalienabilità.
3. Registrazione e documentazione.
4. Esposizioni permanenti e temporanee e prestiti.
5. Politiche di ricerca e studio.
Per ciascuno di tali ambiti l’azione del museo si informa agli standard definiti decreto ministeriale 10 maggio 2001 (Atto di indirizzo sugli standard museali) e al Decreto ministeriale del 21/02/2018, n. 113 “Adozione dei livelli minimi uniformi di qualità per i musei e i luoghi della cultura di appartenenza pubblica e attivazione del Sistema museale nazionale”.
I prestiti sono disciplinati da appositi atti normativi dell’ente, nel rispetto della legislazione vigente.

 

Art. 11
Principi generali e modalità di erogazione dei servizi al pubblico

Il museo assicura:
– l’accesso agli spazi espositivi e l’utilizzo di appositi dispositivi tecnologici quali audio-video guide e touch screen per una fruizione completa dei beni esposti;
– la consultazione della documentazione esistente presso il museo;
– la fruizione delle attività scientifiche e culturali del museo;
– l’informazione per la miglior fruizione dei servizi stessi.
L’accesso agli spazi espositivi (orari, prezzi d’ingresso, etc.) e la fruizione di determinate categorie di servizi sono disciplinati da appositi atti normativi e/o regolamentari. L’accesso agli spazi espositivi si informa comunque in via di principio ai seguenti criteri essenziali: apertura continuata tutto l’anno, sette giorni su sette; ingresso a pagamento, diversificato secondo tipologie di utenti e parametri di equità.
Il museo persegue programmi adeguati a:
– garantire l’accesso a tutte le categorie di visitatori/utenti;
– esporre le collezioni permanenti secondo un ordinamento scientificamente corretto;
– realizzare un ordinamento, allestimenti e strumenti differenziati che offrano al visitatore gli elementi conoscitivi indispensabili, nonché informazioni e apparati di studio e ricerca rivolti a soddisfare differenti livelli di esigenze degli utenti;

 

Art. 12

Funzioni e compiti in riferimento al contesto territoriale, nonché nell’ambito di una eventuale organizzazione in forma associata

Il museo coopera, anche attraverso apposite convenzioni o partecipazioni societarie, con altri musei o enti operanti nel territorio o con musei ed enti affini per interessi tematici, in Italia o all’estero. Il museo può inoltre contrarre con altri musei ed enti accordi per la realizzazione di programmi a termine.

 

Art. 13

Disposizioni finali e transitorie

Per quanto necessario e non previsto dalle disposizioni del presente statuto si applicano le norme del Decreto ministeriale 10 maggio 2001 (Atto di indirizzo sugli standard museali), del Decreto ministeriale del 21 febbraio 2018, n. 113, e del D. Lgsl. 16 gennaio 2003 “Codice dei beni culturali e del paesaggio”, nonché ogni altra disposizione pertinente della legislazione nazionale, regionale e comunitaria.