Macchine da cantiere
Nel 1420 Filippo Brunelleschi iniziò quella che fu una delle imprese più significative del Rinascimento italiano: la costruzione della cupola del duomo di Firenze.
Gli argani e le gru da lui progettate per sollevare e posizionare con precisione enormi pesi, fino a raggiungere i quasi cento metri d’altezza dal suolo, segnarono profondamente il giovane Leonardo e altri artisti-ingegneri a lui contemporanei quali: Mariano di Iacopo, Francesco di Giorgio, Buonaccorso Ghiberti e Giuliano da San Gallo. A loro si deve il merito di aver tramandato, nei loro taccuini, perenne memoria di tali congegni che costituirono uno scatto decisivo nella tecnologia delle macchine da cantiere.
L’esperienza di Leonardo presso il cantiere del Duomo di Firenze è raccontata nel filmato presente in sala, che illustra brevemente in quale contesto storico e artistico questa grande impresa nacque: quello della Firenze del Quattrocento, in cui gli artisti più rinomati, tra cui Brunelleschi, lavoravano alla realizzazione di opere grandiose destinate a celebrare il prestigio dei committenti, spesso ricchi esponenti delle cosiddette Arti, le corporazioni di mestieri che furono responsabili dell’incredibile sviluppo economico della città.
I modelli della collezione
7 opere appartengono a questa categoria
Le arti a Firenze
Università Sant’Anna di Pisa, Istituto di intelligenza meccanica, Alexander Neuwahl
2022
Gru girevole
Luigi Boldetti
1966
Gru da lanterna a fulcro centrale
Università di Firenze, Facoltà di Ingegneria, Dipartimento di Meccanica e Tecnologie industriali
2004
Dispositivo per rizzare antenne
Luigi Boldetti
1978
Argano leggero
Ladislao Reti
1964
Argano a tre velocità
Ladislao Reti
1964
Gru girevole contrappesata
Università di Firenze, Facoltà di Architettura
1987